Nel panorama sempre più complesso della cybersecurity, la protezione delle infrastrutture critiche è una priorità strategica per l’Unione Europea. Il nuovo report NIS360 dell’Agenzia dell’UE per la Cybersecurity (ENISA) offre una panoramica dettagliata sul livello di maturità e criticità dei settori regolati dalla direttiva NIS2, identificando aree di miglioramento e strumenti per rafforzare la resilienza digitale in Europa.
Le tre priorità del report
Il NIS360 si pone come guida essenziale per le autorità nazionali e gli organismi di regolamentazione incaricati di implementare la NIS2. Il report individua tre ambiti chiave su cui concentrarsi:
- Migliorare la collaborazione intra-settoriale e transfrontaliera – Favorire eventi di community-building e promuovere il dialogo tra stakeholder per creare sinergie e condividere best practice.
- Fornire linee guida specifiche per settore – Assicurare che ogni settore abbia indicazioni pratiche su come soddisfare i requisiti della NIS2, con particolare attenzione alle autorità di settore che stanno accelerando nell’adozione delle nuove misure.
- Armonizzare i requisiti tra gli Stati membri – Superare le barriere normative tra i Paesi per migliorare la cooperazione internazionale e la sicurezza delle infrastrutture critiche europee.
I settori più maturi e quelli da rafforzare
Il report evidenzia come energia elettrica, telecomunicazioni e settore bancario siano i comparti più avanzati in termini di cybersecurity, grazie a una regolamentazione stringente, investimenti costanti e solide collaborazioni pubblico-private.
Tuttavia, il NIS360 segnala sei settori con criticità che richiedono interventi urgenti:
- ICT service management: la natura transfrontaliera e la diversità delle entità richiedono una maggiore cooperazione tra autorità e semplificazione normativa.
- Spazio: la scarsa conoscenza delle minacce cibernetiche e la dipendenza da componenti commerciali di largo consumo necessitano di maggiore consapevolezza e linee guida per test di sicurezza pre-integrazione.
- Pubblica amministrazione: un settore eterogeneo e spesso privo delle risorse dei comparti più maturi, bersaglio privilegiato di attacchi statali e hacktivisti.
- Marittimo: le tecnologie operative (OT) rappresentano un punto debole, rendendo necessario un approccio mirato alla gestione dei rischi e simulazioni di crisi a livello europeo.
- Sanità: la dipendenza da catene di approvvigionamento complesse e sistemi legacy espone il settore a vulnerabilità significative. Occorrono linee guida per la sicurezza negli acquisti e campagne di sensibilizzazione del personale.
- Gas: prioritario migliorare la preparazione agli incidenti con piani di risposta testati sia a livello nazionale che europeo, potenziando la cooperazione con i settori elettrico e manifatturiero.
Verso un’Europa più sicura
L’Executive Director di ENISA, Juhan Lepassaar, ha sottolineato come il NIS360 fornisca “una fotografia chiara della maturità dei settori NIS e delle loro sfide, aiutandoci a definire il percorso da seguire”.
I prossimi passi per le imprese e le istituzioni saranno fondamentali per tradurre in azioni concrete le raccomandazioni del report. L’implementazione della NIS2 richiede investimenti mirati, formazione continua e un rafforzamento della cooperazione tra Stati membri. L’obiettivo? Costruire un ecosistema digitale resiliente, capace di proteggere le infrastrutture critiche e garantire la sicurezza economica dell’Unione.
Fonti:
- ENISA, “NIS360 Report” (2024) – Scarica il report completo
- Direttiva NIS2, Parlamento Europeo e Consiglio dell’UE
- Eurostat, dati sulla cybersecurity nei settori critici